Nell'esigente mondo della viticoltura, ogni gesto conta per produrre vino di qualità. Valérie Guérin, appassionata viticoltrice del Domaine des Mille Vignes di La Palme, nel dipartimento dell'Aude, conosce l'importanza di un lavoro meticoloso e rispettoso del terroir e delle tradizioni. Con un approccio artigianale e una costante ricerca dell'eccellenza, supervisiona ogni fase del ciclo del vino. Tra gli strumenti che utilizza ci sono le forbici da potatura F3020 e la legatrice AT1000, che svolgono un ruolo essenziale nella potatura tardiva e nella legatura.
La storia del Domaine des Mille Vignes risale al 1979, quando il padre di Valérie Guérin piantò 1.000 viti. Oggi questa tenuta produce vini eccezionali, spesso paragonati ai grandi nomi e addirittura soprannominati "Pétrus della Linguadoca". Valérie spiega: "Qui non ci sono secondi vini, tutto è curato con attenzione nel cuore di un ambiente semiselvatico.
Il Domaine des Mille Vignes si è guadagnato una reputazione internazionale. I suoi vini, maturati secondo le regole dell'arte, sono apprezzati ben oltre la Linguadoca e si trovano nei menu dei ristoranti stellati Michelin o nelle cantine degli appassionati di vino a Parigi e in tutto il mondo. Ogni bottiglia incarna il lavoro meticoloso della famiglia Guérin, radicato nel rispetto del terroir.
In questa tenuta, le giovani viti vengono potate e legate tardivamente, proprio quando la linfa sta per salire. Questa tecnica distribuisce il flusso di linfa in modo più uniforme lungo il filo, garantendo uno sviluppo armonioso delle viti e una distribuzione più omogenea del flusso di linfa.
Grazie alla sua maneggevolezza, l'AT1000 può essere utilizzato per creare una forma ad arco, essenziale per guidare la linfa e garantire il corretto sviluppo delle viti.
In un settore agricolo (e vitivinicolo in particolare!) in cui le radici locali sono un punto di forza, la scelta di una legatrice prodotta in Francia ha perfettamente senso.
"Produco vino con vitigni locali, su suolo francese, quindi mi sembra ovvio utilizzare uno strumento progettato nel mio Paese", spiega Valérie Guérin. Oltre all'impegno per la produzione locale, la macchina vanta una serie di vantaggi importanti:
È lo strumento essenziale per le aziende che cercano di coniugare tradizione e modernità. Permette ai viticoltori di guadagnare in precisione, tempo ed efficienza e di adottare un approccio più rispettoso dell'ambiente.
Per saperne di più sugli strumenti che facilitano il lavoro dei viticoltori, leggete l'intervista completa a Valérie Guérin e la sua esperienza con INFACO in questo video, girato in collaborazione con il Gruppo Réussir.
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